Bronzetti figurativi, didascalici, narrativi, quasi illustrativi, di gusto accademico e di diligente esecuzione. Questo é un capitolo che appartiene alle pagine trascorse della storia di Vincenzo Chiazza. Il rinnovamento è un improvvisa metamorfosi, il discorso nuovo di un artista diverso. Può accadere tutto questo senza le fasi intermedie dell'evoluzione creativa? Chiunque pratichi arte sa che l'improvviso mutamento di gusto e di stile può avvenire anche nell'arco di una notte, sia nel sogno e sia in stato di veglia. È compito della psicologia spiegare come e perché ciò avviene e qui, dunque, non interessano i fattori del revisionismo interiore dell' artista: in arte contano i risultati. Tuttavia, non si può interpretare l'arte solo in chiave di forme o di colori o di luce, giacché in tutti i valori che l'arte esprime si estrinseca sempre l'animo dell'artista e, pertanto, l'esegesi dell'opera d'arte è anche una lettura prudente e discreta della personalità dell'autore. Chiazza presenta nuove forme di sintesi, che sono anzitutto sfrondatura mentale, semplificazione del pensiero. L'artista transita direttamente dalla descrizione esplicita alla forma pura che suggerisce ... ed è noto che un sussurro pesa più di un urlo, un suggerimento più di un comando, un aforisma più di un comizio. In che modo, allora, i volumi modellati di Chiazza esprimono contenuti più pregnanti delle raffigurazioni naturalistiche? Per molteplici ragioni.
1) - La forma indefinita induce la mente dell'osservatore a ricostruire emotivamente le figure o la situazione che sono il tema del modellato. Ciò determina uno stato di empatia, di sentire come propria l'opera d'arte che lo scultore propone, in un processo di coinvolgimento sentimentale d'interscambio tra il fruitore dell'opera e il creatore delle forma.
2) - I modellati di Chiazza sono tutti a superfici tondeggianti, a profilature chiuse, con linee esterne che entrano nella forma (attaccature) e generano, in alcuni casi, incerti andamenti a spirale che, insieme con il baricentro alto della massa, determinano una condizione di apparente instabilità e di movimento virtuale (Bernini Magister erat), che stimola lo spettatore a impossessarsi visivamente della scultura compiendo un movimento circolare tutt'intorno, onde apprezzare la totalità del volume e delle infinite configurazioni dinamiche.
3) - La forma tondeggiante, fortemente plastica, come nei modellati di Chiazza - è noto - ha un magnetico richiamo sensuale, invoglia al tatto e trattiene lo sguardo, per subliminali associazioni e parallelismi di forma che catturano e seducono. Il colore intenso del bronzo, o d'altri materiali ibruniti, addiziona potere sensuale alle opere, nel ricordo delle Veneri di Ebano, mito di un arcaismo primitivo cui l'uomo moderno rimane indissolubilmente legato.
4) - Le tematiche di Chiazza si sviluppano in due direzioni di alta umanità: il sociale ed il sentimentale. Entrambe toccano le corde più vibratili dell'interiorità dell'uomo, sia come individuo e sia come componente del consorzio dei pensanti, consapevoli del destino inesorabile di tutto ciò che vive: orrori della guerra, Solidarietà, Protezione sono titoli autoesplicativi e sono i temi della meditazione dell'Artista circa la condizione umana. Titoli come il Bacio, Pietà, Maternità comunicano, insieme con le forme delle opere, la tenerezza dei sentimenti di un artista intensamente sensibile alle tradizioni passionali e sentimentali di una terra e di una stirpe che giunge dalle profondità della storia.
5) - le forme arrotondate di Chiazza si chiudono in se stesse, come in un raggomitolarsi di autoprotezione: si percepisce un'apparente incongruenza tra la forma chiusa, quasi congelata e lo sviluppo dinamico dei profili scultorei. Nessuna contraddizione, se non l'apparenza ingannevole: in Chiazza e il contegno dell'uomo riservato che non osa oltre il lecito, che non esplode in espansioni radiali di materia scultorea, come metafora di contestazione o d'indignazione.
Chiazza é un uomo prudente e discreto, con ambizioni moderate, con momenti di malinconia, sempre riscattati attraverso il rifugio dell'arte.
Vincenzo é paradigma dell'uomo timido, che non invade gli spazi altrui, rispettoso della libertà e della dignità dei prossimo: un esempio edificante di uomo e di artista.
Enzo Papa