È uno scultore che percorre con curiosità i sentieri del dato figurativo affidandosi a forme lisce, pulite, sintetizzate, ove si coglie una chiara depurazione intellettuale della materia.
Nelle sue produzioni coesistono realtà e trascendenza che confluiscono nell'essere e nel divenire del mezzo plastico. Ovunque si coglie un intenso movimento di forze e allusioni che ritmano le superfici offrendoci momenti ambivalenti e suggestivi sia nel gesso, come nel legno ed anche nei bronzi.
Il linguaggio di Vincenzo Chiazza diventa così carico di momenti razionali uniti ai moti sentimentali dell'anima, tutto diventa metamorfosi della ragione e dell'emozione più viva legata allo stimolo psicologico.

Gabriella Niero

Vincenzo Chiazza