Nella sala 6 è allestita la personale dello scultore Vincenzo Chiazza, presente con una ventina di sculture, alcune in gesso e altre in legno.
Sono figure essenziali, dotate di una grande fluidità, dove la ricerca di impronta sullo studio e sulla realizzazione di linee sviluppate sino a limiti estremi di armonica sinuosità, non essendo stata dimenticata dall'artista la lezione di Moore.
Si ritrovano tali concetti nelle figure femminili della serie "Maternità" ed in "Afrodite", dove riecheggiano le forme archetipe delle preistoriche Veneri callipigie, e nel possente intreccio del "Lottatore", scultura di grande travaglio interiore.
Si segnala, ancora, "Ritratto di Teresa", volto pervaso di serena e distante bellezza.
Giovanni Ferro